Essere una suora è proprio ok!
Non c’è che dire, i commenti sentiti e le recensioni lette durante la settimana di permanenza dello spettacolo Sister Act al Politeama Rossetti, corrispondevano al vero.
“Amici, fidatevi della mia parola e oggi pomeriggio o stasera andate a vedere Sister Act al Teatro Rossetti: due ore e mezza di leggerezza, di grande professionalità in compagnia della bravura di Belia Martin, voce di rara bellezza e potenza”, scrive Corrado Canulli, Direttore presso Arteffettodanza compagnia e scuola e io confermo quanto lui dice, parola per parola.
Lo stupore e la meraviglia nel sentire cantare la protagonista, Belia Martin ha riscaldato il cuore.
La bellezza nel vedere le scenografie e i costumi ha emozionato la vista. La composizione della storia, in parte diversa dalla produzione cinematografica, ha dato un significato corretto. La bravura degli attori e delle attrici, le coreografie e le musiche hanno saputo soddisfare la visione rendendo completo lo spettacolo, ma personalmente sono due le cose che mi hanno colpito maggiormente.
La prima cosa sulla quale mi sono soffermata, oggi come quando ho visto la prima volta il film, è l’importanza della sincerità di un Maestro e in questo caso di una Maestra, che sappia infondere la passione nella vita e nelle cose che essa propone, in questo caso il canto. L’importanza di una direzione sentita e professionale, con tanto di prove e solfeggi, scale e gorgheggi, è di fondamentale importanza per la riuscita di un’esecuzione, ma soprattutto la figura che dirige deve essere carismatica per poter infondere la motivazione nel gruppo e non da ultimo, deve saper creare sorellanza e fratellanza.
Il secondo momento di riflessione è dovuto alla partecipazione di Suor Cristina, una donna che realmente ha donato la sua vita per un credo e nel nome di quel credo ha voluto render grazie a Dio del dono offertole, portando gioia a chi l’ascolta e sicuramente anche un pò di fede in più. Sotto questo punto vorrei anche soffermare lo sguardo alla parte femminile di una Chiesa che forse prima o poi, aprirà davvero le porte di una parità che per il momento mi sfugge, nonostante l’impronta femminile del nostro credo.
L’unica certezza è l’amore che ci da libertà.
Da brivido tutte le interpretazioni: Suor Cristina non ha avuto la parte della protagonista ma a tutta la storia ha saputo donare il senso reale della fede e del sacrificio nel nome dell’Amore.
Laura Poretti Rizman
“Appuntamento con l’energia travolgente di “Sister Act – il Musical” a partire da mercoledì 22 febbraio al Politeama Rossetti. Saverio Marconi dirige la talentuosa Belia Martin nel ruolo che è stato al cinema di Whoopi Goldberg, e al suo fianco la guest star Suor Cristina, rivelazione di The Voice e Pino Strabioli. L’appuntamento è nel cartellone Musical & Eventi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia fino a domenica 26 febbraio”.
Gangster, poliziotti, suore e… musical! Da quando nel 1992 è uscito “Sister Act” – film esilarante e ben costruito, premiato da incassi record e dalla consacrazione di Whoopi Goldberg che ne fu la straordinaria protagonista – suore e gangster possono benissimo avere a che fare, anche sul palcoscenico: e se a condurveli è una squadra di creativi eccellenti, fra cui Alan Menken, il successo è assicurato!
Lo dimostra l’accoglienza che ha ottenuto il musical nell’edizione italiana, applauditissimo nella scorsa stagione al suo debutto al Teatro Brancaccio di Roma ed ora accolto calorosamente in tutte le piazze della tournée nazionale.
Dal 22 al 26 febbraio “Sister Act – il Musical” arriva al Politeama Rossetti per la stagione Musical del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: una travolgente ondata di musica, energia, divertimento.
In effetti “Sister Act – il Musical” possiede tutti gli argomenti per conquistare le platee, a partire proprio da quella colonna sonora firmata da Alan Menken (il compositore statunitense autore delle più celebri colonne sonore Disney come “La Bella e la Bestia”, “La Sirenetta”, “Aladdin” e altri musical come “La Piccola Bottega degli Orrori” e “Newsies” recentemente apprezzato anche in Italia).
Ascolteremo venticinque brani capaci di far danzare ogni sera il teatro intero, passando dalle melodie soul alle ritmiche da discoteca anni Settanta o al funky, dalle ballate in puro stile Broadway ai cori gospel.
Punteggiano una storia avvincente e simpatica, piena di dinamismo e di sorprese: Deloris Van Cartier è una spregiudicata artista, che suo malgrado è testimone di un omicidio e per questo è nel mirino dei gangster. Per proteggerla il commissario Eddie la nasconde nel luogo più improbabile… in convento. Ma Deloris – anche se trasformata in una poco convinta Suor Maria Claretta – non riuscirà a tenere a freno la sua irruenza e porterà fra le suore una ventata di colore, musica, ottimismo e anche di coraggio… e sicuramente un po’ d’avventura.
Sono deliziosamente tratteggiati tutti i personaggi che la attorniano, buoni e cattivi, e le tante suore, dall’austera Madre Superiora alla timida novizia Suor Maria Roberta. Fondamentale – per chi mette in scena lo spettacolo – è dunque la selezione di un cast capace, spumeggiante, dotato: è riuscito nell’operazione Saverio Marconi, regista di musical espertissimo, che ha costruito uno show travolgente, con un ritmo indiavolatissimo, in un susseguirsi di canzoni, coreografie e colpi di scena.
Al centro dello spettacolo è Belia Martin, nel ruolo di Dolores: artista madrilena che ha interpretato il medesimo personaggio anche nell’edizione spagnola del musical. La sua voce calda e la sua appassionata interpretazione incantano fin dal primo istante. Un volto popolare per i suoi programmi televisivi – spesso dedicati al teatro – è quello di Pino Strabioli che qui si rivela convincente attore, nei panni del Monsignor O’Hara. E chi poteva incarnare Suor Maria Roberta – la novizia insicura ma con un enorme talento vocale – se non quella Suor Cristina che nell’edizione italiana di “The Voice” ha lasciato senza fiato i coach e il pubblico? Ecco la “guest star” di questa bella edizione del musical, che si completa ancora sul palcoscenico con la preziosa esperienza di nomi già noti e applauditi del musical italiano, come Francesca Taverni (la Madre Superiora) e Felice Casciano (il Gangster).
Completano il cast Marco Trespioli (Eddie), Claudia Campolongo (Suor Maria Lazzara), Manuela Tasciotti (Suor Maria Patrizia), Silvano Torrieri (Joey), Vincenzo Leone (De Niro),
Tiziano Caputo (TJ).
“Sister Act – il Musical” ha le musiche di Alan Menken, le liriche di Glenn Slater ed il testo di Cheri Steinkellner e Bill Steinkellner. I dialoghi aggiunti sono di Douglas Carter Beane. Lo spettacolo è basato sul film Touchstone Picture “Sister Act” scritto da Joseph Howard.
La traduzione e le liriche italiane sono di Franco Travaglio.
La direzione musicale è di Stefano Brondi, ha curato le coreografie Rita Pivano. Le scene sono di Gabriele Moreschi, firma i costumi Carla Accoramboni ed il disegno luci Valerio Tiberi. Il disegno del suono è di Emanuele Carlucci. La regia è di Saverio Marconi.
Lo spettacolo è prodotto da Viola Produzioni, Alessandro Longobardi in collaborazione con la Compagnia della Rancia.
“Sister Act” è in scena al Politeama Rossetti – Sala Assicurazioni Generali per il cartellone Musical & Eventi – da mercoledì 22 a domenica 26 febbraio: da mercoledì a sabato le repliche sono serali alle ore 20.30. Due le pomeridiane in programma: sabato 25 e domenica 26 febbraio con inizio alle ore 16.
Ulteriori informazioni al tel 040-3593511 (centralino del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia) e acquisti alla Biglietteria del Politeama Rossetti, nei consueti punti vendita dello Stabile regionale, e attraverso il sito del Teatro www.ilrossetti.it.