“Annunciati in anteprima sei titoli della Stagione 2012-2013 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia che sarà svelata nella sua completezza il 6 settembre. Ricca la Prosa che inaugurerà la programmazione il 25 ottobre con Il discorso del re con Luca Barbareschi, poi Alessandro Preziosi in Cyrano de Bergerac. Si ride con Aldo Giovanni e Giacomo, la favola di Shrek diventa musical e fra gli eventi internazionali uno straordinario Swan Lake on Ice trasformerà il palcoscenico in un’incantata pista di pattinaggio”.
Sei titoli in anteprima: lo Stabile del Friuli Venezia Giulia ha offerto un gustoso “assaggio” della Stagione 2012-2013 nel corso di una conferenza stampa tenuta dal direttore Antonio Calenda, giovedì 19 luglio al Politeama Rossetti.
Dopo la conclusione della programmazione 2011-2012, che ha ottenuto nel suo complesso un altissimo gradimento, sia dal punto di vista della circuitazione degli spettacoli di produzione sul territorio nazionale, sia da quello dell’attività in sede, lo Stabile ha lavorato con profondo impegno al progetto della Stagione 2012-2013 che, pur restando fedele alle linee fondamentali individuate in passato (come la molteplice proposta di Prosa, Danza e Musical), saprà tener conto di mutamenti e induzioni legati al presente, e dunque proporre interessanti momenti di rinnovamento.
Se per conoscere nella sua interezza la nuova programmazione, sarà necessario attendere il 6 settembre, per ora il direttore Calenda ha lasciato intravedere qualche “indizio”, già significativo.
A partire dallo spettacolo inaugurale della Stagione 2012-2013, che come tradizione vuole, sarà un titolo di Prosa, Il Discorso del Re, ed andrà in scena dal 25 ottobre prossimo.
Il testo di David Seidler, che ha commosso ed emozionato il pubblico cinematografico grazie alla pluripremiata pellicola con Colin Firth (12 nomination e 4 Oscar ricevuti), nasce infatti in forma drammaturgica e diviene ora oggetto dell’interesse di Luca Barbareschi che ne cura la regia, riservandosi il ruolo del logopedista Lionel Logue, mentre Filippo Dini interpreterà il delicato personaggio di Giorgio VI.
Un tema – quello scelto per l’apertura della stagione – che infonderà di sé, sotto luci diverse, molti momenti della programmazione, invitando il pubblico alla riflessione sul coraggio della “diversità”: sia essa di pensiero, di parola, di apparenza… O di aspetto, come nel caso di Cyrano di Bergerac, tormentato dal suo terribile naso: questo il secondo dei titoli annunciati, che ci porrà davanti alla buona prova di regia e d’interpretazione di Alessandro Preziosi. Un gradito ritorno il suo a Trieste, dove molte volte ha calcato il palcoscenico dello Stabile diretto da Calenda, quasi esordiente come Laerte in Amleto nel 1998, e poi in un crescendo in Agamennone di Eschilo, in Coefore ed Eumenidi nel ruolo di Oreste e infine in un applaudito Re Lear al fianco di Herlitzka.
Se ascoltando i celeberrimi versi di Edmond Rostand inizieremo il 2013, nel mese di dicembre, lo Stabile animerà il periodo delle festività con proposte di teatro comico e musicale.
Innanzitutto proponendo per il cartellone Musical un titolo molto apprezzato dalle famiglie, Shrek the Musical, tratto dal primo film della DreamWorks che ha fatto sognare e divertire milioni di spettatori piccoli e grandi in tutto il mondo.
Con le musiche di Janine Tesori e i testi e le canzoni originali di David Lindsay-Abaire lo spettacolo ha riscosso enorme successo a Broadway, Londra, Parigi. La versione italiana, fedele al marchio internazionale, si avvarrà della regia di Ned Grujic e dello spiritoso Claudio Insegno, delle coreografie di Valeriano Longoni, dell’apporto di una band dal vivo e di un cast di ottimi talenti nazionali, fra cui per ora si possono rivelare gli interpreti di Shrek – Nicolas Tenerani – e di Fiona, che avrà la bella voce di Alice Mistroni: assieme ci restituiranno tutto lo spirito di parodia e la magia dei protagonisti – anch’essi in qualche modo “diversi” – di questa originalissima favola.
Teatro di geniale comicità sarà poi – sempre a dicembre, dal 21 al 23 – quella di Aldo Giovanni e Giacomo, che finalmente approdano – grazie alla collaborazione di Azalea Promotion – davanti alla platea dello Stabile regionale.
Il loro nuovo spettacolo, presentato da Paolo Guerra e prodotto da Agidi, vanta la regia di Arturo Brachetti, che ha firmato assieme a loro esilaranti capolavori quali I Corti, Tel chi el Telun e Anplagghed. Nato nel 1991 quello fra Aldo Giovanni e Giacomo è uno dei sodalizi artistici più amati della storia dello spettacolo italiano degli ultimi decenni, protagonista con successo sempre travolgente di show teatrali, televisivi e cinematografici.
A febbraio sarà invece in programma – per il cartellone Danza – un grande evento internazionale della Stagione 2012-2013, presentato a Trieste in prima nazionale dalla Imperial Ice Stars: Swan Lake on Ice.
Questa suggestiva ed emozionante edizione del Lago dei Cigni trasformerà il palcoscenico del Politeama Rossetti in una vasta pista di pattinaggio sul ghiaccio, dove danzeranno – sulle splendide musiche di Tchaikovsky – più di trenta eccellenti pattinatori-ballerini, sulle coreografie di Tony Mercer. Uno spettacolo di rara eleganza e poesia, che coniuga le potenzialità atletiche del cast (si esibiranno in salti e piroette degne di veri campioni olimpionici) a un’espressività vibrante, e fonde gli schemi del grande teatro al lirismo e alla raffinatezza della danza. Lussuosi costumi in stile russo, un notevole impianto scenico e di effetti di luce per raccontare con nuova poesia e incanto l’appassionante favola di Odette, la ragazza-cigno, e del suo amato principe Sigfrido.
Annunciato inoltre fuori abbonamento, il ritorno dei Pooh, nel loro nuovo concerto che li vede per la prima volta cantare accompagnati dalla Ensemble Symphony Orchestra: appuntamento da non perdere il 17 dicembre, presentato in collaborazione con Azalea Promotion.
Informazioni più complete sul cartellone e le formule d’abbonamento saranno fornite alle biglietterie e ai punti vendita dello Stabile regionale a partire dal 6 settembre, mentre per gli spettacoli dei Pooh e di Aldo Giovanni e Giacomo, già da martedì 24 luglio ci saranno maggiori informazioni sulla prevendita presso i circuiti di vendita e il sito di Azalea Promotion (www.azalea.it)
Aggiornamenti anche sul sito del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia www.ilrossetti.it.
L’ufficio stampa
Casanova Multimedia presenta
Il Discorso del Re
di David Seidler
con Luca Barbareschi e Filippo Dini
regia Luca Barbareschi
«Una commedia umana, sempre in perfetto equilibrio tra toni drammatici e leggerezze, ricca di ironia ma soffusa di malinconia, a tratti molto commovente, ma capace anche di far ridere. Non risate grasse o prevedibili, ma che nascono dal cervello e si trasmettono al cuore. Così come le lacrime nascono da una condivisione sentimentale di difficoltà umane. È una bellissima storia sul senso di responsabilità e sulla dignità del ruolo, anche quando tale ruolo non è atteso né desiderato, sulla solidarietà familiare e sulla forza di volontà che permette di superare ostacoli apparentemente insormontabili».
Chi ha visto al cinema Il discorso del Re potrà credere alle parole che Luca Barbareschi riserva al testo di David Seidler divenuto celeberrimo grazie al recente film con Colin Firth (12 nomination e 4 Oscar ricevuti, fra cui quello alla miglior sceneggiatura), ma nato come commedia teatrale. In veste di regista e di interprete (nel ruolo del logopedista Lionel Logue, al fianco di Filippo Dini che sarà Giorgio VI), lo porta ora in scena un Barbareschi, giustamente conquistato dall’intensità emotiva e dalla pluralità d’induzioni del copione.
Per il Teatro Stabile regionale, dunque, un’apertura di stagione nel segno di uno spettacolo significativo, che indaga con sottigliezza nella Storia e nell’intima umanità dei protagonisti.
Splendidi e complessi caratteri infatti animano questo testo, tutti tratteggiate da Seidler con delicatezza e sensibilità, tutte protagoniste di un momento storico difficile, superato attraverso la responsabilità, la dignità, la condivisione: una lezione importante, anche oggi.
La vicenda si svolge nella Londra degli anni Trenta, e si concentra sul Duca di York, Albert, tormentato da una grave balbuzie. Nel privato la sua vita invece è serena: non è il primo in linea di successione al trono, ha potuto sposare per amore Elizabeth Bowles-Lyon ed ha due figlie, Elisabetta (l’attuale regina) e Margaret. È proprio la moglie a indurlo ad affidarsi al logopedista australiano Lionel Logue, che – costruendo con lui un combattuto ma fortissimo rapporto di fiducia – riuscirà a farlo parlare correntemente. Un particolare fondamentale, giacché con la morte del padre Giorgio V e l’abdicazione del primogenito Edoardo per amore di Wallis Simpson, è stato proprio Albert a salire al trono, instaurando poi con il suo popolo un legame di grande rispetto e affetto, e conducendolo – anche grazie ai suoi discorsi radiofonici (non ultimo quello di dichiarazione di guerra alla Germania) – attraverso un periodo di mutamenti storici molto pesanti.
Alessandro Preziosi in
Cyrano de Bergerac
di Edmond Rostand
traduzione e adattamento Tommaso Mattei
regia Alessandro Preziosi
scene Andrea Taddei
costumi Alessandro Lai
luci Valerio Tiberi
musiche Andrea Farri
collaborazione artistica e movimenti coreografici Nikolaj Karpov
Temibile virtuoso della stoccata di spada e di parola, fine intellettuale, mente aperta che lo rese scienziato e musicista, animo nobile nemico di ogni slealtà e meschinità, coraggioso, appassionato… eppure fragile nell’intimo, insicuro del suo aspetto e d’essere degno d’amore. Era tutto questo Cyrano de Bergerac, personaggio dal fascino irraggiungibile, realmente vissuto nella Francia del Seicento e scolpito nell’immaginario collettivo grazie alla piéce che gli dedicò Edmond Rostand. La cortesia fu reciproca: l’autore infatti sembrava condannato a una carriera mediocre fino al 1897 quando – proprio con Cyrano – la sua creatività esplose. La prémiere ebbe un successo tale che immediatamente, calato il sipario, a Rostand fu tributata la Legion d’Onore e fino ad oggi il suo Cyrano non ha mai smesso di sedurre e commuovere il pubblico, in barba alle profezie spocchiose di certa critica che costantemente e vanamente ha sottolineato come il verso alessandrino e l’animo del guascone fossero “ormai lontani” dalla contemporaneità.
Invece Cyrano continua ad offrire sempre nuovi motivi di fascino per gli spettatori, come pure per gli interpreti di temperamento che considerano il personaggio un irrinunciabile banco di prova: ora sarà la volta dell’appassionato Alessandro Preziosi, ma in molti lo hanno preceduto (da un’indimenticabile Gerard Depaardieu al cinema, a una lunga schiera di sempre diversi protagonisti teatrali fra cui menzioniamo almeno Modugno, Proietti, e – anche allo Stabile regionale – Pino Micol, Franco Branciaroli, Sebastiano Lo Monaco, e recentemente Massimo Popolizio)…
Trieste riaccoglierà con grande affetto, Preziosi dopo averlo ammirato, diretto da Antonio Calenda, quasi esordiente come Laerte nell’Amleto shakespeariano e poi attore sempre più consapevole nell’Agamennone, e nel ruolo di Oreste in Coefore ed Eumenidi ed infine nel Re Lear. L’artista affronta Cyrano de Bergerac da protagonista e regista con lodevoli riscontri di pubblico e critica: «Ho fornito a Cyrano – anticipa nelle note di regia – una messa in scena che permettesse di muovere come un burattinaio i personaggi e le loro dinamiche fino a darci l’illusione di una storia scritta all’impronta solo per noi pubblico; così nell’adattamento del testo e nella rispettiva traduzione, ho cercato di far coesistere la prosa e la poesia relegando i versi alessandrini ad un gioco lezioso e risolutivo di certe questioni e cercando invece di dare respiro alla travolgente dimensione poetica del testo che va dritta allo spirito e all’anima di una donna per il cui amore si è disposti anche a morire».
Shrek the Musical
Tratto dal film della DreamWorks Animation e dal libro di William Steig
testo e canzoni David Lindsay-Abaire
musica Jeanine Tesori
regia Ned Grujic e Claudio Insegno
creazione scene e costumi Luisa Spinatelli
direzione musicale Riccardo Di Paola
coreografie Valeriano Longoni
realizzazione costumi Brancato Costumi Teatrali-Milano
realizzazione parrucche Mario Audello
inizialmente prodotto a Broadway dalla DreamWorks Theatricals e Neal Street Productions con la regia di Jason Moore e Rob Ashford
con Nicholas Tenerani (Shrek) e Alice Mistroni (Fiona)
È un po’ burbero, decisamente sboccato, piuttosto grosso… Ha per amico un buffo Ciuchino… Ah, già: è un orco verdolino!
Chi è? Siamo certi che i bambini hanno già riconosciuto uno dei loro beniamini, il simpaticissimo Shrek, che dalle fortunate avventure cinematografiche (per cui è stato insignito del Premio Oscar) approda alla scena del musical.
Se lo spettacolo si annuncia come un “must” per i giovanissimi, si rivelerà appuntamento gradevole anche per il pubblico più “maturo”. Arriva in Italia, infatti, sulla scorta di grandi successi registrati all’estero: pochi mesi dopo l’esordio del 2008 a Seattle il sipario si è alzato sull’allestimento a Broadway, rimasto in scena per quattro anni fra record d’incassi e di pubblico, e sono attualmente in corso un tour negli Stati Uniti e le ormai numerosissime repliche al Theatre Royal Drury Lane di Londra, e anche a Parigi, Shrek il Musical ha ottenuto esiti notevolissimi…
E finalmente è pronta la versione italiana che, fedele al marchio internazionale, si avvarrà della regia di Ned Grujic e dello spiritoso Claudio Insegno, delle coreografie di Valeriano Longoni, dell’apporto di una band dal vivo e di un cast di ottimi talenti nazionali, fra cui per ora si possono rivelare gli interpreti di Shrek – Nicolas Tenerani – e di Fiona, che avrà la bella voce di Alice Mistroni. Le musiche sono di Jeanine Tesori mentre testi e canzoni originali sono firmati da David Lindsay-Abaire a garanzia del fatto che a teatro ritroveremo lo spirito di parodia del film con tutti i suoi straordinari personaggi.
Lo spettacolo s’ispira al primo film d’animazione della DreamWorks, e si sviluppa come una commedia musicale frizzante, incalzante ed esilarante.
La storia si svolge nel fantastico regno di Duloc: l’orco abita tranquillo e solitario in una palude che improvvisamente però si anima di una miriade di creature incantate espulse senza colpa dal regno di Lord Farquaad, un bassetto che vuole a ogni costo diventare re. Per riconquistare la tranquillità, Shrek si allea alle creature incantate e assieme a Ciuchino affronta il Lord: poiché questi sarà incoronato solo se sposerà una Principessa, Shrek e Ciuchino partono alla ricerca della principessa Fiona, imprigionata in una torre e sorvegliata da un’intrattabile draghessa… Se la principessa sarà liberata e sposerà il Lord, gli amici di Shrek saranno riammessi nel loro regno e l’orco riavrà la sua pacifica palude. Ma a Shrek, Fiona, Ciuchino e agli altri personaggi spettano molte avventure a ritmo di canti e danze prima di raggiungere un sorprendente lieto fine.
The Imperial Ice Stars presenta
Swan Lake on Ice
Producers James Cundall & Tony Mercer
Artistic Director/ Choreographer Tony Mercer
Rehearsal Director Vladimir Ulyanov
Executive Producer Maria Farrugia
Assistant Creative Director Maria Orlova
Technical Director Paul Mansfield
Company Manager Cheryl Sheldon
Costume Designer Albina Gabueva
Lighting Designer Harry Tabner
Original Lighting Design Gavan Swift
Scenic Designer Eamon D’Arcy
Composer P.I. Tchaikovsky
Il grande evento internazionale della stagione 2012-2013 trasformerà il vasto palcoscenico del Politeama Rossetti in una splendida pista di ghiaccio. E in questa straordinaria cornice s’inserirà Swan Lake on Ice, spettacolo che dal 2006 sta incantando tutto il mondo e che è stato invitato a Trieste in esclusiva nazionale, reduce da una serie di repliche trionfalmente “sold out” a Londra, nella prestigiosa Royal Albert Hall.
Swan Lake on Ice non ha nulla a che fare con i classici ice-gala: è infatti uno spettacolo di altissimo calibro che intreccia danza e pattinaggio, teatro e musica a raffinatissimi effetti, tanto che è stato il primo show sul ghiaccio ad ottenere prestigiosi premi internazionali di teatro.
Il direttore artistico e coreografo Tony Mercer, rifugge infatti per le sue produzioni dal kitsch e dall’acrobatismo sportivo: i suoi consulenti creativi sono atleti olimpionici (uno fra tutti Evgeny Platov, che lo ha affiancato nel lavoro coreografico e che – gli appassionati lo ricorderanno nel 1994 e nel ‘98 al fianco della splendida Oxsana Grishuk – è stato l’unico uomo a vincere due meritatissime medaglie d’oro nella danza sul ghiaccio), capaci di far esprimere al massimo le potenzialità atletiche degli oltre trenta eccellenti danzatori, ma sempre inserendo tripli flip e doppi axel (da lasciare senza fiato!) in un linguaggio coreografico necessario, significativo, elegante. Ne saranno dimostrazione le splendide spirali dei cigni sul lago, che enfatizzano la suggestione di queste meravigliose figure: ogni loro movimento – le braccia flessuose, i moti obliqui del capo – è un segno, una poesia, intrinsecamente legata alla narrazione e alla musica.
A tanta accuratezza nella danza, che spinge la coreografia verso limiti nuovi, fa riscontro un’altrettanto meticolosa attenzione alla messinscena. Gli spettatori di Swan Lake on Ice infatti potranno apprezzare un sontuoso e mutevole impianto scenico, impreziosito da raffinati e moderni effetti luce e una ricchezza rara di costumi, ispirati all’epoca Romanov e cuciti tenendo conto della tradizione russa del Bolshoj (ne vengono cambiati ben 110).
Il tutto per raccontare – sulle note dell’insuperabile partitura di Tchaikovsky – una delle favole più romantiche e sognanti della tradizione europea, quella del contrastato amore fra Odette e il Principe Sigfrido, un sentimento tanto forte da vincere l’incantesimo di un perfido mago. Ma prima di giungere al lieto fine i due innamorati dovranno superare contrasti e duelli, partecipare a feste danzanti e scambiarsi promesse disperate sulle sponde del lago incantato… Materia di appassionato lirismo per uno spettacolo inebriante.
Paolo Guerra presenta
una produzione Agidi srl
Aldo Giovanni e Giacomo- Tour Teatrale 2012-2013
con Aldo Giovanni e Giacomo
regia Arturo Brachetti
A sette anni dal successo di Anplagghed, lo spettacolo dal vivo campione assoluto di incassi per la stagione teatrale 2005/2006, e dopo il successo cinematografico nel 2010 con La Banda dei Babbi Natale (biglietto d’oro 2011), il trio delle meraviglie torna a esibirsi dal vivo in un nuovo imperdibile show teatrale.
Ancora una volta hanno scelto di affidare la regia del loro attesissimo ritorno ad Arturo Brachetti, il più grande trasformista del mondo, che già li ha diretti ne I Corti (1995), in Tel chi el Telun (1999) e in Anplagghed (2005).
Impossibile immaginare quali gag porteranno in scena questa volta, ma una sola certezza: avete riso con Anplagghed? Vi siete divertiti con Tel chi el Telun? Avete amato I Corti? Il trio è tornato, live!
Lo spettacolo arriva allo Stabile regionale grazie alla collaborazione con Azalea Promotion.
Aldo, Giovanni e Giacomo, uno dei sodalizi artistici più noti e amati della storia dello spettacolo italiano degli ultimi decenni – protagonista di spettacoli teatrali, televisivi e cinematografici dal successo travolgente – si forma come “trio” nel 1991.
Li accomuna una visione vivace e semplice della comicità, fatta di un equilibrato ed efficace connubio tra l’immediatezza della battuta verbale e l’abilità mimica: connubio che si esprime all’interno di una struttura collaudata quale quella dello “sketch” che, seppure con fantasiose e innovative variazioni, resterà comunque centrale nella loro produzione.
Pooh in Concerto
con la Ensemble Symphony Orchestra
Ritornano al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dove hanno già ricevuto il più caloroso abbraccio del pubblico nel 2004 e nel 2011, i Pooh.
La linea scelta per il loro nuovo tour si annuncia molto accattivante e viene preceduta dall’uscita di un nuovo disco che in queste settimane gli amati musicisti stanno ultimando in sala di registrazione e che è atteso per il 9 ottobre prossimo.
L’album, che sarà pubblicato da Trio e distribuito da Artist First, vede Roby, Dodi e Red al lavoro insieme a Danilo Ballo (che sta curando gli arrangiamenti), a Phil Mer (alla batteria) e ad una grande orchestra sinfonica.
«Per il titolo del disco non potevamo non utilizzare la parola “opera”, perché è proprio di questo che si tratta» raccontano Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian. «È un progetto “veramente speciale“, artisticamente stimolante e per noi assolutamente unico … è facile immaginare quanto lavoro ci sia per inserire una grande orchestra all’interno di un “suono” così definito e “solido” come quello dei Pooh. Nel 1971 abbiamo pubblicato un disco che si intitolava Opera Prima (il nostro primo album con la CGD), nel 2012 pubblichiamo Opera Seconda».
Il 27 ottobre partirà invece il tour di Opera Seconda, che si attende davvero speciale: i Pooh saranno in concerto sui palcoscenici dei più prestigiosi teatri italiani per la prima volta accompagnati dalla Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal maestro Giacomo Loprieno.