Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia:bilancio 2014/2015 e anteprima 2015/2016

“Anteprima della stagione 2015-2016 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: molte produzioni, grandi ospiti internazionali fra cui Hamlet del Globe Theatre di Londra, che toccherà solo Trieste in Italia. Per la danza Lindsay Kemp, per il musical Billy Elliot, nella prosa un testo di Paolo Sorrentino e Calendar Girls con un grande cast femminile. Imminente il debutto al Mittelfest della produzione che inaugurerà la stagione: Scandalo di Schnitzler diretto da Franco Però con Stefania Rocca, Franco Castellano e la Compagnia Stabile”.
Sono addirittura 18 i titoli della stagione 2015-2016 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, annunciati in anteprima nel corso della conferenza stampa che – come di consueto – il presidente dello Stabile regionale Miloš Budin e il direttore Franco Però hanno tenuto al Politeama Rossetti mercoledì 22 luglio.
Un appuntamento ormai tradizionale, per tracciare il bilancio della stagione in via di conclusione e guardare con curiosità al nuovo cartellone che si inaugurerà ad ottobre. Un appuntamento che quest’anno, in realtà, arriva in un momento fervido di attività, a giudicare dalle prove di Scandalo di Arthur Schnitzler – la nuova produzione con Stefania Rocca, Franco Castellano e la Compagnia Stabile, diretta da Franco Però, ormai vicinissima al debutto nazionale al Mittelfest (sarà in scena al Teatro Ristori domenica 26 luglio) – e dalla programmazione al Museo De Henriquez, un vero cartellone estivo creato in collaborazione con il Comune di Trieste, che prevede spettacoli in quella suggestiva cornice, ogni venerdì e sabato d’estate…
Ma il lavoro – hanno sottolineato Presidente e direttore del Teatro – è proseguito a gran ritmo, come sul palcoscenico, anche negli uffici e la nuova stagione è già in gran parte tracciata, tanto che se ne possono anticipare titoli e linee molto significativi.
Una stagione 2015-2016, quindi, che il direttore Franco Però, vuole ricca e di alta qualità, versatile come il pubblico regionale ama, e attenta a impreziosire l’ambito della prosa e dell’attività di produzione che si avvarrà dell’apporto della Compagnia Stabile del Teatro, importante strumento e modello di creazione e sperimentazione anche nell’ottica della generale evoluzione del panorama teatrale italiano.
Una stagione che esprimerà l’identità del Teatro, della sua cultura e del suo territorio, incastonato fra l’Europa e il Mediterraneo: dimensioni con cui lo Stabile dialogherà, attraverso collaborazioni, scambi, messinscene di testi, autori, contenuti che ci racconteranno di questi mondi…
Ritroveremo tutto ciò nel cartellone di Prosa, nelle sue produzioni e ospitalità fra il classico e il contemporaneo, come nella nuova e importante proposta internazionale.
Importante come la  presenza-evento del Globe Theatre di Londra che sarà a Trieste – unica città in Italia – con Hamlet di William Shakespeare, per la regia di Dominic Dromgoole e Bill Buckhurst e con la compagnia del grande teatro londinese. È particolarmente prestigioso per il Teatro Stabile ospitare Hamlet (recitato in lingua originale con i sopratitoli in italiano, e lodato da tutta la stampa internazionale, dal New York Times a Die Presse, dal Daily Telegraph a La Jornada) poiché si tratta dell’iniziativa che il Globe dedica al 450° anniversario della nascita di Shakespeare. Il 23 aprile 2014 la compagnia ha iniziato un tour mondiale che in due anni tocca 205 nazioni in tutto il mondo e viene rappresentata in solo una città per ogni Stato: per l’Italia, Hamlet sarà in scena a Trieste.
A completare questa parentesi (che si affiancherà all’abbonamento tradizionale) dedicata alla prosa in lingua originale, agli allestimenti teatrali così come si vedono all’estero, saranno un’interessante allestimento dello shakespeariano Il mercante di Venezia prodotto dal Drama di Lubiana, diretto da Eduard Miler e interpretato da un cast eccellente in cui spicca la star del teatro sloveno Igor Samobor (che sarà Shylock): lo spettacolo arriva al Rossetti in collaborazione con il Teatro Stabile Sloveno di Trieste. Infine ascolteremo in tedesco (sempre naturalmente sopratitolato) un autore contemporaneo austriaco, provocatorio e originale… si tratta di Peter Handke, di cui sarà in scena Autodiffamazione/Selbstbezichtigung con Lea Barletti e Werner Waas che ne firma anche la regia e con le musiche di Harald Wissler.
L’indagine nel teatro europeo fra presente e passato, proseguirà nel cartellone tradizionale di Prosa, con titoli come Molière: la recita di Versailles riscrittura della commedia metateatrale di Molière concepita da uno dei più incisivi autori del panorama italiano, Stefano Massini assieme a Paolo Rossi, che ne sarà anche protagonista e a Giampiero Solari che ne firmerà la regia. Tre nomi che sono garanzia di uno spettacolo divertente ed elegante.
Commedia gustosa, capace di far ridere ma anche di commuovere e accarezzare temi profondi sarà poi Calendar Girls che nasce dalla sapiente penna di Tim Firth che è stato anche sceneggiatore del pluripremiato omonimo film. Regia femminile – della brava Cristina Pezzoli – per questa storia ispirata a una vicenda realmente accaduta nell’Inghilterra degli anni Novanta, ed un cast strepitoso che unisce sulla scena Angela Finocchiaro e Laura Curino, l’attesissima Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro e Titino Carrara, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parron.
Se guardiamo poi agli spettacoli di produzione, nel cartellone di prosa apprezzeremo il già citato Scandalo, nella sottile e presaga scrittura del viennese Schnitzler, autore di primo Novecento capace di intuire le inquietudini più attuali: in questo dramma analizza la paura e la reazione difensiva che una famiglia borghese (ma anche la società odierna) mette in atto davanti a un elemento estraneo, che qui ha il fragile profilo di una giovane amata segretamente dal figlio. A Stefania Rocca e Franco Castellano l’onore di inaugurare, a fine ottobre, la stagione 2015-2016 con il lavoro firmato da Franco Però.
Ha ottenuto un ottimo successo al Festival di Asti lo scorso 29 giugno ed ha visto la Compagnia Stabile (Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Francesca De Benedittis, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Maria Grazia Plos) perfettamente in sintonia per la prima volta su un palcoscenico nazionale, Rosso Venerdì di Roberto Cavosi. Una “Passione” contemporanea che racconta attraverso un’affascinante composizione drammaturgica tanti piccoli calvari quotidiani: le dona sostanza teatrale la regia visionaria e densa di senso di Igor Pison.
Una novità – ancora con la Compagnia Stabile (e qualche nome ospite ancora in via di definizione) – sarà anche La cena da Ferenc Molnar, commedia sottile sulle ipocrisie sociali che denuncia e diverte, e che la regia di Fausto Paravidino renderà ancora più tagliente.
La stagione 2015-2016 dedicherà poi un omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel quarantennale della morte: afferisce a tale linea la coproduzione di Porcile che vede lo Stabile collaborare con il Teatro Metastasio di Prato. L’allestimento ha debuttato al Festival di Spoleto con deciso successo, e vanta la regia di Valerio Binasco. Nello stesso periodo verrà riproposta al Politeama Rossetti in un’unica serata anche Una giovinezza enormemente giovane di Gianni Borgna, poetico spettacolo pasoliniano che porta la splendida prova d’attore di Roberto Herlitzka diretto da Calenda: anche questa una produzione acclamata, ripresa per la terza stagione consecutiva.
E ripresa per la tournée dopo il successi ottenuti negli ultimi due anni, non poteva mancare dal palcoscenico del Politeama nemmeno Magazzino 18, che vedrà Simone Cristicchi addentrarsi nella storia dell’esodo giuliano dalmata.
Nell’ambito della prosa proseguirà anche la collaborazione fra lo Stabile regionale e lo Stabile sloveno, già premiata dal pubblico e dalla critica per il progetto di Trieste una città in guerra/Trst, mesto v vojni: nel 2015-2016 i due teatri intraprenderanno uno scambio di spazi e inviteranno gli spettatori a seguire tale dinamismo. Il palcoscenico del Teatro Sloveno ospiterà lo spettacolo in lingua italiana Quai Ouest – approdo di ponente di Bernard Marie Koltes, con Paolo Graziosi, come sarà invece il Politeama a ospitare il già citato Mercante di Venezia in sloveno.
Del cartellone altripercorsi – da sempre dedicato al teatro contemporaneo – si svela ancora poco in questo “assaggio estivo”: uno spettacolo di produzione, Tre alberghi dell’americano Jon Robin Baitz parte da un’indagine nei dilemmi di una coppia, per affrontare temi universali, dall’impegno per il Terzo Mondo, al consumismo, allo spietato carrierismo… Diretti da Serena Sinigaglia, daranno vita ai due protagonisti Maria Grazia Plos e Francesco Migliaccio.
Fra le ospitalità spicca invece Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino: lo sceneggiatore e regista de La grande bellezza arriva alla scena grazie all’eclettica prova d’attrice di Iaia Forte che interpreta Tony Pagoda, cantante incline agli eccessi che si racconta durante il concerto più importante della sua vita.
Per il cartellone Musical & eventi internazionali ecco il titolo di uno degli spettacoli più amati del panorama del musical: Billy Elliot con le musiche di Elton John e nell’allestimento firmato da Massimo Romeo Piparo. Le emozioni che ha regalato il famoso film di Stephen Daldry si moltiplicano e si accendono ancor più sul palcoscenico, come dimostra la fortuna che questo show ha nel mondo e come conferma l’esito che ha ottenuto la prima tranche di repliche al Teatro Sistina: complice una messinscena ricca e funzionale, un cast accurato, coreografie di grande effetto e una storia che stringe un duro affresco sociale (l’Inghilterra dei minatori in contrasto con la Tatcher) al profilo coraggioso di un ragazzino che ama la danza. A Trieste sarà interpretato da Alessandro Frola: quattordici anni e un curriculum da piccola étoile, occhi chiari, sguardo timido e doti straordinarie che lo hanno fatto brillare fra centinaia di aspiranti al ruolo.
Fuori abbonamento – ma con particolari facilitazioni per gli abbonati allo Stabile – ritorna poi MAMMA MIA con le trascinanti musiche degli ABBA: storia romantica e irresistibile, coreografie e sorprese inarrestabili, lo spettacolo – dopo 6 anni dall’esordio a Trieste – invaderà il Politeama con l’energia e la perfezione di un allestimento originale che arriva direttamente dal West End.
Infine la Danza: per gli appassionati del genere si sta fissando un’ottima programmazione, che culminerà – come nel 2015 – nel festival TSDanza 0.2. Ad aprire il cartellone sarà un vero mito della scena, un’icona che ha rivoluzionato il linguaggio del corpo nell’ultimo secolo, ed i cui lavori sono ormai entrati nella storia dello spettacolo: Lindsay Kemp con Kemp Dances.
Ospite dello Stabile solo una volta, nel 1992, Kamp propone una serie di nuove creazioni frammiste ad alcuni dei suoi ‘pezzi classici’ ricreati e rivissuti oggi. Un mosaico spettacolare e coinvolgente di personaggi e racconti fantastici, sostenuti da un potente mix eclettico di musiche e da illuminazioni che suscitano irreali visioni. Ogni suo spettacolo è magia, poesia che trascende l’immaginazione: accadrà anche in questa occasione, quando lo vedremo in un’onirica identificazione melodrammatica con Violetta e Callas in Ricordi di una Traviata, nella semplicità estrema ma profonda di Il Fiore, o in un viaggio dentro la pazzia mistica del leggendario ballerino de Les Ballets Russes, Nijinsky.
Completamente volto alla contemporaneità dei linguaggi coreografici come della tecnologia sarà invece Pixel, sorprendente incontro fra l’energia e il virtuosismo della danza hip-hop e la bellezza dell’illusione di un mondo virtuale, fatto di sintesi numeriche e immagini elettroniche, liriche e coinvolgenti in 3D. Un mondo tutto da scoprire per il pubblico ma anche per la straordinaria  compagnia Käfig, diretta dal coreografo Mourad Merzouki, che meriterà tutta la nostra meraviglia.
RoccaCastellanoCompagniaSCANDALO (FOTOBRUNI fornita da TSFVG)
RoccaCastellanoCompagniaSCANDALO (FOTOBRUNI fornita da TSFVG)

“Bilancio positivo per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia a conclusione della Stagione 2014-2015. Rientrato nella classificazione di Teatro di Rilevante Interesse Culturale, lo Stabile ha ricevuto un incremento del 24% nel finanziamento ministeriale: premiate l’onestà e il realismo. Positivi i dati di affluenza e incasso registrati nella stagione appena conclusa: 151.094 gli spettatori mentre l’incasso totale supera i 3.200.000 euro”.
Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia chiude nel segno della positività la stagione 2014-2015: una stagione complessa, sia per il perdurare della crisi – che influisce a livello generale su tutte le attività comprese quelle dei teatri – sia per i cambiamenti specifici che hanno riguardato il mondo del teatro italiano.
Partendo proprio da questi ultimi – e cioè dalla riforma del settore teatrale promossa dal MIBACT – il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia esprime piena soddisfazione per aver predisposto il proprio progetto artistico e culturale puntando ai parametri di TRIC e per essere stato confermato come tale dal Ministero: “Teatro di Rilevante Interesse Culturale”, secondo solo allo Stabile di Genova.
Il Teatro Stabile regionale è stato dunque apprezzato per l’onestà, il realismo e la concretezza che hanno guidato le sue scelte in un momento di evoluzione e di prospettive non certe.
Tale scelta – che il Teatro Stabile regionale ha effettuato nell’ottica di tutelare in primis i propri soci e il proprio pubblico, cui si potrà continuare a proporre un’offerta di qualità e coerente a quella finora assicurata – è stata premiata anche in sede di assegnazioni (la nuova categorizzazione in effetti ha principalmente fini amministrativi): il finanziamento ministeriale riservato allo Stabile regionale come TRIC ha infatti registrato un incremento del 23,9% rispetto l’anno passato.
Anche per l’attività di danza, a fronte della qualità e dell’esito del Festival di Primavera – TSDanza 1.0 varato quest’anno (che sicuramente avrà un seguito) lo Stabile ha ricevuto un significativo segno di apprezzamento dal Ministero che ha portato il contributo a 53.000 euro, quasi il doppio dell’anno precedente.
È stato in più occasioni sottolineato come alcuni teatri italiani, rientrati nella categoria dei Teatri Nazionali, abbiano ottenuto incrementi maggiori: va però ribadito che tali dati vanno valutati con grande attenzione, perché a fronte di tale incremento questi Teatri saranno tenuti a rispondere a parametri pesantissimi (in termini di incassi, numeri di spettacoli, produzioni, formazione…).
Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, affronta la stagione 2015-2016 – la prima firmata dal direttore Franco Però – nella certezza di poter ampliare l’attività, affrontare alcune interessanti novità e comunque senza essere costretto a snaturare la propria offerta, che – dati alla mano – anche nella stagione appena conclusa ha attratto un pubblico competente, affezionato, interessato e di diverse generazioni.
I dati raccolti in questi mesi confermano infatti una risposta del pubblico adeguata alle aspettative e all’impegno del Teatro: agli oltre 70 spettacoli proposti nella stagione 2014-2015 – di cui numerosi erano di produzione – si è registrato un numero complessivo di presenze pari a 151.094 spettatori ed un incasso di €3.211.594. Si tratta di dati molto positivi, e per nulla scontati.
A fronte di 157 repliche programmate al Politeama Rossetti e delle 137 alla Sala Bartoli (per un totale di 294 repliche programmate dallo Stabile cui se ne aggiungono 9 in conto terzi) la media delle presenze ha segnato un incremento dello 0.44% rispetto all’anno passato e l’incasso medio una crescita del 7%. Non ci sono variazioni degne di nota nel numero di abbonamenti staccati.
Letti in assoluto i dati relativi al numero di spettacoli e all’incasso segnerebbero una lievissima flessione rispetto al 2013-2014: ciò però è dovuto unicamente al numero minore di serate che il teatro ha programmato rispetto all’anno precedente.
Lo spettacolo più visto nella stagione 2014-2015 è stato il musical Diseny’s Beauty and The Beast che ha registrato complessivamente 12.966 presenze; nella Prosa la palma d’oro va ancora una volta a Magazzino 18 con Simone Cristicchi diretto da Antonio Calenda (5.905 biglietti staccati), per la Danza invece si pongono al top con 2.023 presenze gli amatissimi danzatori en travesti de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo. Le presenze in media al giorno più elevate, sono invece state registrate per il musical Jesus Christ Superstar con in scena l’icona-Ted Neeley.
Intressante anche l’esito del questionario tradizionalmente compilato dal pubblico a fine stagione. È stato alto l’apprezzamento del cartellone di Prosa, con ben 8 spettacoli (più della metà dell’offerta totale) che superano il voto di 7,5: si tratta di Magazzino 18Il Visitatore di Eric-Emmanuel Schmitt  con la regia di Valerio Binasco, interpretato da Alessandro Haber e Alessio Boni, La scuola di Domenico Starnone con Silvio Orlando e Marina Massironi, 7 minuti di Stefano Massini con Ottavia Piccolo e la regia di Gassmann. Apprezzato molto anche Il Metodo di Galceran, con Maria Grazia Plos, Adriano Giraldi, Maurizio Zacchigna e Riccardo Maranzana, e naturalmente Don Giovanni di Molière, interpretato e diretto da Alessandro Preziosi, Goli Otok con Elio De Capitani e Renato Sarti e Il Prestito nuovamente del catalano Galceran.
Fra i Musical, superano tutti l’8 distanziandosi poco l’uno dall’altro Romeo e Giulietta- Ama e cambia il mondo, imponente allestimento di David Zard, il grande evento internazionale di Disney’s Beauty and the BeastJesus Christ Superstar di Webber e Rice, per la regia di Massimo Romeo Piparo e Let it Be che direttamente da Londra ha avvolto il Politeama di un incontenibile entusiasmo e atmosfera da Beatles.
Nel valutare il cartellone Danza, il pubblico ha espresso la propria grnade soddisfazione, elargendo praticamente a tutti gli spettacoli voti superiori all’8: svettano al top della classifica – a parte il Roberto Bolle and Friends applaudito il luglio scorso – lo spettacolo raffinato della Hubbard Street Dance Chicago,  l’incantevole Biancaneve del Ballet Preljocaj, i Trocks ed i Vivancos.
Infine nell’ampia e articolata offerta di altripercorsi gli spettatori hanno posto al top delle preferenze Moro i 55 giorni che cambiarono l’Italia, teatro civile di Ulderico Pesce, Le ho mai raccontato del vento del nord di Daniel Glattauer con Roberto Citran e Chiara Caselli, il ritorno di Alessandro Bergonzoni con Nessi La vita è un viaggio, scritto ed interpretato da Beppe Severgnini.

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