TriesteRIParte

Al via giovedì al teatro Miela “TriesteRIParte”,  il festival della cultura indipendente

Castello spezzato
Oltre cento artisti, scienziati, letterati da tutta l’Italia si incontrano a Trieste per cambiare la storia della cultura indipendente nel nostro Paese. Con passione ed allegria, con rabbia e con una proposta di legge, nata dall’arte, fuori dai partiti, che può cambiare tutto, se la politica saprà capirla.

Con questi intenti nasce TriesteRIParte, il festival di musica e teatro, danza e arti visive in programma da giovedì 11 a sabato 13 aprile, dal pomeriggio alla sera (17- 24.30) al Teatro Miela. Lo scrittore Pino Roveredo, il regista Maurizio Zacchigna e la vincitrice del Campiello Giovani 2009, Alisei Apollonio, saliranno sul palco insieme ai musicisti dei Makako Jump e della Maxmaber Orkestar, solo per fare i nomi di due gruppi triestini, tra i tanti protagonisti del Festival. Al loro fianco, giovedì riecheggeranno le note del tango argentino con Edoardo Contizanetti Trio, ma anche il Paul Klee Quartett, composto dai maestri di quattro conservatori italiani. Fra le mille proposte artistiche, da non perdere il pianista Riccardo Morpurgo con il suo Panoramix Trio (Cfr. programma dettagliato in allegato). Per tre giorni, un turn over eccezionale di decine di artisti animerà dunque le sale del Teatro, dove sarà possibile visitare anche “Scenari di maggese” – la mostra fotografica collettiva di sei artisti, tre triestini e tre romani –  e dove sabato alle 17 sarà possibile vedere il documentario indipendente “Catastroika” e alle 18.30 Sniffing Coke, il documentario sulla Ferriera vincitore del secondo premio al concorso ‘Generazione Reporter‘ di Servizio Pubblico.

Legato alla prima edizione di RomaRIParte, il festival giuliano (ideato, a Trieste come a Roma, dal direttore artistico romano Paolo Fusi, qui coadiuvato dal direttore triestino Lorenzo Zuffi) si pone anche come momento di scambio fra artisti di città diverse: se in questi giorni a Trieste gli artisti provenienti da fuori saliranno sul palco giuliano, a RomaRIParte 2 (21-26 maggio 2013) potranno esibirsi i musicisti e gli attori di Trieste e del Friuli Venezia Giulia. Diversi i temi trattati nel corso del festival, tra cui la denuncia alla violenza contro le donne, che alle 19 di sabato andrà in scena con la Pietas della romana Flora Contoli. E ancora, dal dramma dell’amianto che ha sconvolto generazioni intere nel Friuli Venezia Giulia (Amianto Senza Confini con Giustina Testa per la regia di Sabrina Morena, Teatro Bandus) ai documentari sul genocidio del Rwanda (girato dal deputato al parlamento europeo, Niccolò Rinaldi) passando per la precarietà del lavoro (Labor dei Mattatoio Scenico) e il deperimento della cultura, leit-motiv di tutto il Festival.
Nel pomeriggio (giovedì e venerdì alle 17) sono poi previsti, sempre al Teatro Miela, dapprima un incontro con gli artisti, il giorno successivo un’assemblea pubblica. L’obiettivo?

Promuovere un fondo capace di rilanciare la cultura a Trieste, in Italia e altrove. La proposta si chiama Carta della cultura e permetterebbe, senza l’aiuto di nessun partito e movimento politico, di essere trasformata subito in legge, risolvendo il problema della cultura indipendente e senza costare un centesimo alla mano pubblica. A Trieste il festival sarà dunque l’occasione per discutere questa proposta aprendo la strada a una sua fattibilità A questo pro gli artisti di TriesteRIParte invitano i candidati alle regionali, le istituzioni, l’università, gli studenti e gli scienziati, i sindacati e le associazioni, a partecipare all’assemblea pubblica di venerdì 12 aprile, al Teatro Miela alle 17.

Ufficio Stampa TriesteRIParte
Referente Trieste – Elena Placitelli
elenaplacitelli@gmail.com – 389 4332656
www.triesteriparte.it


Caterina della Zonca
Ufficio stampa e Segreteria di produzione
caterina.dellazonca@miela.it
mob +39 392 9136920

Teatro Miela
www.miela.it
tel +39 040 365119
fax +39 040 367817

PROGRAMMA COMPLESSIVO

GIOVEDÌ 11

17:00        (Foyer) “Scenari di maggese”, Esposizione fotografica collettiva di
Elisa Biagi,    Flora Contoli, Simona Cormanni, Claudio Magagnini, Luca
Quaia e Michela Scagnetti
17:00        (Sala del Retropalco) “Carta della cultura”, assemblea aperta degli
artisti di tutta Europa aderenti al progetto, in discussione diversi punti
ancora controversi o semplicemente aperti del progetto, scelta di una
strategia per cercare di trasformare Trieste nella prima città a mettere in
pratica il progetto ed a salvare la cultura indipendente senza aumentare i
costi della Pubblica Amministrazione
17:00        (Foyer) Esposizione della Lepre Editrice (Roma) e della Scenamuta             Editrice (Roma)
19:00              (SALA GRANDE) Adriano Marenco, “Verrà la morte e non avrà             occhi”
(SALA GRANDE) Alessio Giannone, “Ma che morte e morte, Pinuccio         sono!”
19:15        (SALA GRANDE) Piero Brega & Oretta Orengo, “Canto e ci ragiono”
20:25        (SALA GRANDE) Teatro Bandus, “Amianto senza confini”
21:50        (SALA GRANDE) Eduardo Contizanetti Trio
23:10        (SALA GRANDE) Niccolò Rinaldi, “Silence for Rwanda”
00:10        (SALA GRANDE) Paul Klee Quartett

VENERDÌ 12

17:00        (Foyer) “Scenari di maggese”, Esposizione fotografica collettiva di
Elisa Biagi,    Flora Contoli, Simona Cormanni, Claudio Magagnini, Luca
Quaia e Michela Scagnetti
17:00        (Sala del Retropalco) “ItaliaRIParte presenta e discute il Progetto             della Carta della Cultura”, incontro/tavola rotonda fra gli artisti che     hanno corretto la  stesura del progetto dopo l’assemblea del giorno precedente e diversi intellettuali, giuristi, giornalisti, rappresentanti degli istituti universitari e scientifici, dei rappresentanti degli studenti e dei centri sociali , dei sindacati, delle associazioni, dei partiti politici di Trieste
17:00        (Foyer) Esposizione della Lepre Editrice (Roma) e della Scenamuta             Editrice (Roma)
19:00        (SALA GRANDE) Scena Verticale, “Morir sì giovane e in andropausa”
20:35        (SALA GRANDE) Irene Serini e Marcela Serli, “Moana Porno             Revolution”
21:50        (SALA GRANDE) Lanciaspezzata
22:55        (SALA GRANDE) Maurizio Zacchigna, “Trieste: la verità proibita”
23:15        (SALA GRANDE) MattatoioScenico, “Labor”
00:15        (SALA GRANDE) Maxmaber Orkestar

SABATO 13

17:00        (Foyer) “Scenari di maggese”, Esposizione fotografica collettiva di
Elisa Biagi,    Flora Contoli, Simona Cormanni, Claudio Magagnini, Luca
Quaia e Michela Scagnetti
17:00        (Foyer) Esposizione della Lepre Editrice (Roma) e della Scenamuta             Editrice (Roma)
17:00        (Sala del Retropalco) proiezione del film di Aris Chatzenstefanou,             “Catastroika” (Atene, Grecia)
18:30        (Sala del Retropalco) proiezione del documentario di Marco Depperu e         Marco Nobile “Sniffing coke” (Trieste, Italia)
18:40        (SALA GRANDE) Flora Contoli, “Pietas”
18:55        (SALA GRANDE) Sara Allevi e Dominic De Cia, “Černobyl Tour”
20:05        (SALA GRANDE) Serena di Blasio e Monica Mosolo, “Assedio”
21:35        (SALA GRANDE) Pino Roveredo
21:50        (SALA GRANDE) Teatro Forsennato, “Gli ebrei sono matti”
22:55        (SALA GRANDE) Teatrino del Rifo, “Soldatini pieni di piombo”
00:05        (SALA GRANDE) Panoramix Trio
01:10        (SALA GRANDE) Makako Jump
Ogni giorno, dalle 17 alle 24

“Scenari di maggese”, Esposizione fotografica collettiva
Spiaggia in solitaria attesa dell’estate. Orizzonte di gonne nello spazio di una prova di baile. Quello che c’è prima. Che precede. Che sogna. Nave che emerge dalla nebbia evocando un ritorno. Volti di marmo appesi tra una vita e l’altra. Anime come terra di maggese lasciata a sé, il riposo dalla vita come cura. Un corpo di ragazza appeso a delle scale vuote. Il paesaggio muto di una città. Scenari, mostra fotografica che accompagna, non a caso, il festival RIParte, racconta la dimensione sospesa di un’attesa. Orizzonte condiviso, immobile, che ha caratterizzato un’intera generazione e ne ha addomesticato desideri e speranze. Fermo immagine infinito, avaro di possibilità concrete, che si è riempito però di sogni. E sta per terminare. Nella cifra stilistica di un bianco e nero ora asciutto e rigoroso come lo scandire del tempo, ora denso come la memoria, o rarefatto come l’emozione, si esplora il silenzioso lavorio che anticipa il salto. Spazio di un respiro tra una nota e l’altra, dove il pensiero si distende e prepara per la nuova prossima battaglia. “L’attesa è lunga; il mio sogno di te non è finito” (E. Montale, La bufera). Direzione artistica Flora Contoli, Foto di Elisa Biagi (Trieste) – “Attese”; Flora Contoli (Roma) – “Celebrating life – flamenco”; Simona Cormanni (Roma) – “Bianco sporco”; Claudio Magagnini (Roma) – “D’inverno, tra Roma e il mare”; Luca Quaia (Trieste) – “Le nuove solitudini”; Michela Scagnetti (Trieste) – “Dead memories”

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