TSS-AVVENIMENTO NELLA CITTA’ DI GOGA
in questa città non accade mai niente…
Un classico sloveno in una veste musical-teatrale assolutamente inedita sarà la nuova proposta del Teatro Stabile Sloveno, il debutto della coproduzione con il centro musicale Glasbena matica di Trieste Avvenimento nella città di Goga dall’emblematico e grottesco testo di Slavko Grum pubblicato nel 1930.
L’allestimento e l’adattamento a cura del regista Igor Pison prendono il posto del musical The last five years di Jason Robert Brown, sostituito per complicazioni impreviste sul piano dei diritti d’autore. Il cast è rimasto invariato – tutti i ruoli verranno interpretati (in parole e musica) da Daniel Dan Malalan e Patrizia Jurinčič; il maestro Igor Zobin dirigerà invece il gruppo strumentale della Glasbena matica (la violinista Ana Obreza, la violista Valentina Bembi e la violoncellista Irene Ferro Casagrande). Frammenti di celebri brani di musica classica, operistica e pop diventeranno parte integrante della drammaturgia dello spettacolo, al quale hanno fornito il loro contributo anche le giovani dramaturg Katarina Košir e Ana Obreza.
In questo testo di sapore decadente e non privo di humor nei suoi tratti più grotteschi, viene dipinto il vuoto di una città dove non accade nulla e dove tutti gli abitanti, con i loro piccoli e grandi drammi umani consumati lontano dai riflettori, attendono l’evento liberatorio che possa salvare da situazioni senza uscita, dare alle pettegole del luogo un argomento di cui sparlare, offrire una via di uscita.
Nell’originale Grum ha messo in scena oltre venti personaggi, tra i quali soltanto otto sono stati mantenuti da Pison, per dare un ruolo centrale alla storia di Hana, ragazza di buona famiglia che nasconde un segreto inconfessabile. Intorno a lei ruotano i fantasmi del passato e le deboli certezze del presente: l’amore che l’ingenuo scrivano Klikot prova per lei, il gobbo Teobald che ricerca una realtà sublimata nella recitazione compulsiva degli Spettri di Ibsen, le sorelle nubili Tarbula e Afra la cui attività principale è osservare gli abitanti di Goga, criticarne i comportamenti e controllare che tutto resti immutato e stagnante, pur nella speranza di assistere a un evento, fosse anche di pura invenzione. La città di Goga è stata ricostruita sul palcoscenico principale del TSS in una dimensione simbolica creata da Petra Veber che firma anche i costumi.
Il testo evidenzia nei rapporti di una società deviata la mancanza di umanità che porta in alcuni casi alla sostituzione delle persone con manichini. Le fobie degli abitanti di Goga affondano nella monotonia soffocante del quotidiano, nell’attesa infinita di un cambiamento. Questi bizzarri personaggi attingono all’esperienza reale dell’autore, al suo lavoro in una clinica psichiatrica: sono storie che non possono aspirare a un epilogo e che per questo rimangono intrappolate in una sospensione infinita che in questo caso non può nemmeno aspirare a una dimensione poetica. Il vuoto di questa città viene riempito con la creazione di un mondo parallelo, quello della musica (eseguita dal vivo, in scena) che accompagna, sostiene, rinforza e a volte copre il rumore dell’inquietudine alla quale in questa città nessuno presta più ascolto.
Lo spettacolo andrà in scena dal 12 al 28 febbraio nella Sala principale del TSS, con replica a Gorizia il 7 marzo. L’anteprima per giornalisti e ospiti sarà in programma giovedì 11 febbraio alle 20.30. Dopo l’anteprima e la prima anche il Bar Teater provvederà a un »avvenimento« con il consueto rinfresco tematico che in questo caso collegherà creativamente i sapori della Valle del Vipacco, della Scandinavia e della dolce Vienna.
Il concetto scenico ha ridotto il numero di posti disponibili, che vanno prenotati prima di ogni replica presso la biglietteria. Tutti gli spettacoli verranno sovratitolati in lingua italiana. Per le repliche domenicali è previsto il servizio di autobus navetta. Anche dopo questo spettacolo sarà possibile votare per il premio del Primorski dnevnik.
Il giorno dell’anteprima, ovvero giovedì 11 febbraio, alle ore 20.00 nel foyer di ingresso del teatro verrà aperta la mostra sull’opera del costumista Igor Pahor dal titolo La bellezza salverà il mondo. L’associazione per l’arte Kons ha infatti accolto l’invito a realizzare insieme al Teatro Stabile Sloveno e agli amici di Igor un evento in memoriam. Il triestino Igor Pahor è stato un artista di grande cultura e versatilità. La mostra monografica con una scelta di bozzetti e costumi è un sentito omaggio alla sua professionalità e creatività.
PRIMA E REPLICHE
giovedì 11 febbraio, ore 20.30 – anteprima per giornalisti e ospiti
venerdì 12 febbraio, ore 20.30 – prima in abbonamento
sabato 13 febbraio, ore 20.30
giovedì 18 febbraio, ore 20.30
venerdì 19 febbraio, ore 20.30
domenica 21 febbraio, ore 16.00 (con autobus navetta)
venerdì 26 febbraio, ore 20.30
sabato 27 febbraio, ore 19.00
domenica 28 febbraio, ore 16.00 (con autobus navetta)
con sovratitoli in italiano
Teatro Stabile Sloveno
web. www.teaterssg.com
Ufficio stampa : T. +39 040 2461369
mail: press@teaterssg.com
LA BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO
(In Memoriam Igor Pahor)
Igor ci ha regalato gioia con la sua vita e il suo lavoro, ci ha resi più belli e migliori e se n’è andato come ha vissuto: elegamentemente, silenziosamente e inesorabilmente. È stato un raffinato costumista, con una capacità fuori dal comune di percepire i bisogni del regista, degli attori e dello spettacolo. Igor era anche una persona che al culto della fama preferiva il lavoro. I costumi di alcuni dei più importanti spettacoli degli ultimi due decenni portano la sua firma, ma nessuno di noi se ne è reso completamente conto almeno finchè la sua morte non ci ha costretti a farlo.
“Vi sono perdite che comunicano all’anima una sublimità nella quale essa si astiene dal lamento e cammina in silenzio come sotto alti, neri cipressi.”
Friederich Nietzsche
E ora ci sentiamo proprio così, davanti alla sua tomba e alla sua opera. L’ultimo costumista sloveno di queste terre. Rimane quanto ha fatto. Speriamo che sotto questi alti neri cipressi cresca una nuovo talento.
Betti Tomsič
In occasione della mostra in memoriam realizzata dall’Associazione per l’arte Kons al TSS
IGOR PAHOR AL TEATRO STABILE SLOVENO
Stagione 1995/1996
Eschilo: I sette contro Tebe
regia: Mario Uršič
(in qualità di assistente della costumista Maria Vidau)
Stagione 1995/1996
Bratko Kreft: I commedianti della Carniola
regia: Zvone Šedlbauer
(in qualità di assistente della costumista Maria Vidau)
Stagione 2000/2001
Da Federico Garcia Lorca: Nozze di sangue
coreodramma di Damir Zlatar Frey
Stagione 2000/2001
Sabrina Morena: Ellis Island. L’isola delle lagrime
regia: Sabrina Morena
Stagione 2001/2002
Jean Anouilh: La prova o l’amore punito
regia: Dušan Mlakar
Stagione 2003/2004
Slawomir Mrožek: Tango
regia: Vladimir Jurc
Stagione 2004/2005
Mario Uršič: Deja Husu ovvero la Medea del Carso
regia: Marko Uršič
Stagione 2013/2014
Spiro Scimone: Il cortile, Pali
regia: Marko Sosič
Stagione 2014/2015
Carlo Tolazzi, Marko Sosič: Trieste, una città in guerra
regia: Igor Pison