LA VITA RESISTENTE (studio)
Di e con Marcela Serli e Andrea Collavino
Un’attrice e un attore, che sono anche due registi, si incontrano dopo aver letto La scomparsa dei riti di Byung-Chul Han.
M: Saremo in due a parlare dei bisogni, dei bisogni nostri dico.
A: che intervenga anche il pubblico, però. Tipo un dialogo
M: Sì, un dialogo, ma misterioso.
A: Sì, misterioso, hai ragione.
M: mh mh
Marcela e Andrea fanno teatro da tanto tempo e questa volta decidono di farlo insieme. Un atto di condivisione simile a un rito. Dove poter far emergere ricordi personali e privati: Spegnere le candeline al buio cantando tutti una stessa canzone, vegliare una persona cara seduti in silenzio, scambiarsi le fedi per alcuni, cantare l’inno ai mondiali, manifestare, l’addio al celibato…
“I riti e le cerimonie sono azioni umane genuine capaci di far apparire la vita in chiave festosa e magica, mentre la loro scomparsa la dissacra e la profana, rendendola mera sopravvivenza. Da un reincanto del mondo, perciò, ci si potrebbe aspettare un’energia curativa in grado di contrastare il narcisismo collettivo”.
Un rito collettivo, appunto, in 60 minuti.
Una partitura a due per più persone e personaggi, dove la verità diventa finzione e la finzione verità.
Una tragicommedia che si ricrea ogni sera in modo diverso, snodandosi in modo libero davanti al pubblico, Uno spettacolo che può far male ma consolare al tempo stesso.
M: Abitiamo a un’ora di distanza. Un giorno ti chiamo e te lo dico.
A: E io ti rispondo: lo so, embeh?
M: perché non ci incontriamo per fare una roba di teatro insieme?
A: …
M: Ah no, aspetta però, ora ricordo, prima ti ho fatto le condoglianze. La sera prima c’era stata la veglia.
A: Siamo stati un po’ al telefono.
M: Tu mi hai raccontato delle tue sensazioni, le mani, qualcosa così.
A: sì. E tu mi hai detto che di lui ricordi solo le mani, hai parlato anche tu delle mani, e le vene nelle mani, cose così.
M: Poi ci siamo messi a parlare di un libro di un coreano, poi delle tragedie greche. E poi ci siam persi via a parlare di noi e dei nostri amori.
A: Poi ho perso il treno e ne ho preso un altro. Pensavo: Vabbè, tanto, finirà in niente
Marcela Serli e Andrea Collavino
Biglietto intero 14€, ridotto 8€ per soci del Teatro degli Sterpi, soci CUT, over 65, under 18 e studenti universitari under 26. È consigliata la prenotazione a biglietteria@hangarteatri.it o al numero di telefono +39 3883980768. Biglietti acquistabili in prevendita su liveticket.it/hangarteatri.
La Stagione delle Gemme è organizzata dal Teatro degli Sterpi, grazie al sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Kathleen Foreman Casali.