
Un locazione nuova per quelli de L’Armonia: quest’anno le compagnie teatrali che stanno sotto l’ombrello dell’Associazione Teatrale L’Armonia si esibiranno nel Teatrino Basaglia, all’interno del parco di San Giovanni, un luogo forse un pochino più scomodo per quelli che erano abituati a non muoversi dal centro città, ma che non ha fatto desistere gran parte del pubblico.
Nella presentazione dello spettacolo, Bruno Cappelletti spiega molto bene che questa commedia, se pur divertente, vuole portare una meditazione su quella che era e quella che è oggi la nostra città.
I personaggi altro non sono che una trasposizione della vecchia e ordinata Austria, di una nuova Roma che dovrebbe aiutare ma non aiuta, di un vicino Friuli sempre pronto a prendere e poco a donare nel caso di bisogno, di concittadini persi nelle loro esaltazioni e poco coscienti della salvaguardia dei beni comuni. Una società, quella triestina, vista attraverso gli atteggiamenti di una famiglia balorda ma non cattiva, che alla fine, per fortuna, trova l’aiuto in una giovane donna che sa rimboccarsi le maniche, mettendo tutti in riga ed al lavoro, per potersi perlomeno riparare la testa in caso di pioggia.
Un testo interessante, molto acuto ed una scenografia che merita degna nota di osservazione.
Nei pannelli che Giulia Zuccheri ha dipinto c’è di più che uno sfondo per una commedia teatrale.
In quei pannelli c’è una trasposizione di pezzi di Trieste affiancati per importanza, in un collage che va oltre l’allestimento teatrale, essendo degni di esposizione quale opera artistica.
Laura Poretti Rizman
LOCANDINA
L’Italia unita ha 150 anni; Trieste vi è arrivata quasi mezzo secolo dopo. Forse era distratta. Ma quale Trieste? Quella raffigurata in “Una cheba de mati” di Bruno Cappelletti? Temiamo di sì. Trieste si può ben raffigurare come una famiglia formata da persone distratte. Ciascuno è preso dai propri problemi e, distrattamente, non si accorge che esiste un bene comune. Son tutti dei piccoli geni: chi nella fisica, chi nell’arte oratoria, chi nella musica, ma se c’è da rifare il tetto di casa aspettano che l’aiuto arrivi da zio Romano, da Roma. Mentre con un pò di buona volontà…
La commedia è allegra, non mancano le situazioni comiche, le battute spiritose, i personaggi sono simpatici, ma a fare attenzione ciò che vale di più è una comunissima dose di buonsenso.
Luogo dell’azione: Trieste oggi, forse ieri, purtroppo domani.
Musiche tratte dalle Sinfonie di G. Mahler, nel Centenario della sua morte.
Scene di Giulia Zuccheri
Costumi a cura della Compagnia
Luci e fonica a cura di Gianfranco Collini
Personaggi e interpreti
TERESA LINDEGG, DONNA ORDINATA Gabriella Girodano
LODOVICA, SUA SORELLA Miria Levi
MARINA, FIGLIA DI TERESA, ASPIRANTE ATTRICE Barbara Termini
ASSUNTA, FIGLIA DI TERESA, CREDENTE Paola Tramontini
ERBERTO, MARITO DI MARINA, INVENTORE Roberto Tramontini
PLINIO, MARITO DI LODOVICA, UOMO POLITICO Marco Stener
NONNA FILIPPA, DETTA PIPA Annamaria Tramontini Termini
AUGUSTO, IL POETA Paolo Prelog
CLAUDIO L’ATLETA Roberto Lanza
ENZO, L’UOMO DEL COMPUTER Paolo Dalfovo
SERGIA, SUA SORELLA Erika Giugovaz
NINO E RINO, I CUGINI FURLAN Andrea Cattin, Claudio Petrina
ZIO ROMANO Walter Bertocchi
UNA CHEBA DE MATI
La Compagnia Ex Allievi del Toti
testo e regia di Bruno Cappelletti
4.5.6 / 11.12.13 novembre 2011
Teatrino Basaglia
Parco di San Giovanni
Via E. Weiss 13
Trieste