Uno, due, tre!

Un, Due, Tre… e oplà!!! Il salto.
Sembra un gioco quello nel quale si trovano coinvolte le tre ragazzine dello spettacolo.
La scena è inesistente. Un video che racconta il contesto nel quale vivono e con il quale si interfaccia la loro storia; e poi  un letto, una sedia, un lettore cd. Tre ragazzine con la passione per la musica, in particolare per un tipo di musica, quella dei Nirvana.
Appassionate al punto da identificarsi con il mito, quell’anima inquieta che a dir loro ha trovato sollevio nella morte. Un passo quindi da ripetere, un passo da fare, ma insieme, tenendosi per mano, tutte e tre vicine. 
Un abbraccio che le legherà per sempre, in quel volo da una finestra di un palazzo che ci ricorda i palazzi e le vie di questa nostra città. E poco importa se all’ultimo arriva la paura e il dubbio. In tre ci si aiuta a superare tutti i timori. In tre ci si da forza.
Ma prima del grande salto, un saluto a chi rimane, in una ripresa che racconti cose mai dette prima.
E così riaffiora la rabbia, per il tanto e per il poco. Il dolore di uno stupro, e dell’assenza dell’aiuto da parte di una madre che neppure sa badare a se stessa.
 
Un mondo quello che lasciano che non potrà essere peggiore di quello che le aspetta. O forse no.
 
Uno spettacolo che inizialmente sembra caotico, improvvisato, ma che pian piano acquista spessore fino a dare grande dimostrazione di capacità che mi auguro continuino ad essere coltivate. Perchè è proprio in questi contesti che il cuore di chi ama il teatro gioisce perchè comprende che non è ancora arrivato il momento di chiudere il sipario su questa meravigliosa forma artistica e d’espressione.
Brave ragazze.
 
Laura Poretti Rizman
Archivio Mittelfest – foto Francesco Sala

La Contrada presenta al Teatro dei Fabbri

“Uno, due, tre!” di Vadim Levanov per la regia di Franco Però.

Prosegue al Teatro dei Fabbri la nuova rassegna della Contrada, realizzata con il sostegno della Friuladria-Crédit Agricole. Dopo la serata inaugurale con il cabaret di Flavio Furian e la commedia di Carlos Liscano “Darla via… La mia famiglia” presentata dai giovani attori del ConsorzioScenico, arriva adesso sul palcoscenico di Via dei Fabbri uno dei testi più originali e appassionanti presentato la scorsa estate al Mittelfest di Cividale.

Si tratta di “Uno, due, tre!”, spietato atto unico del drammaturgo russo Vadim Levanov, scomparso a soli 44 anni poche settimane fa. Levanov è stato uno dei più importanti scrittori contemporanei russi, nonché l’artefice del cosiddetto “Fenomeno Toglyatti”, nuova scuola drammaturgica russa nata sotto la sua influenza. Nella cittadina russa di Toglyatti gli fu affidata una decina di anni fa la direzione artistica di una manifestazione locale di letture di poesie; Levanov è riuscito in pochi anni a trasformarla in un evento nazionale, scoprendo giovani autori locali come Yury Klavdiev e i fratelli Durnenkov, che grazie alla notorietà della manifestazione si sono fatti conoscere in tutto il mondo. Fra i lavori recenti più importanti di Levanov, vanno ricordati “Ksenia di San Pietroburgo” e un originale riadattamento dell’“Amleto”.

In “Uno, due, tre!” è l’immagine cruda di tre ragazzine a riempire la scena: si chiamano Lov, Yana e Ira – la ricca, la povera e la debole – e l’unico filo conduttore delle loro vite (e del nulla che le circonda) e la musica dei Nirvana e del loro carismatico leader, Kurt Cobain. Con pochi elementi, Levanov racconta un universo intero, l’ambiente in cui vivono queste adolescenti, un mondo vuoto e fragile da cui solo la musica sembra poterle portare via.

Dopo aver attirato l’attenzione del pubblico e della critica all’edizione 2011 del Mittelfest, “Uno, due, tre!” viene oggi ripreso dalla Contrada e presentato al Teatro dei Fabbri. Ne sono interpreti tre ex allieve dell’Accademia Teatrale “Città di Trieste”, la scuola di teatro della Contrada, diplomate nel 2011: Sara Beinat, Giulia Corrocher e Enza De Rose.

Ideazione scenica e regia dello spettacolo – con la traduzione di Roberto Buffagni – sono di Franco Però, alla sua seconda collaborazione con la Contrada, dopo aver diretto “Caracreatura” di Pino Roveredo. “Uno, due, tre!” si arricchisce con le musiche dei Nirvana e di Chopin e con la collaborazione della regione Autonoma Friuli Venezia Giulia-Ufficio Stampa-Produzioni televisive.

“Uno, due, tre!” debutta venerdì 20 gennaio alle 21.00 al Teatro dei Fabbri (Via dei Fabbri 2, alle spalle di Piazza Hortis) e rimane in scena fino a domenica 29 (serali ore 21; domenica ore 16.30, lunedì riposo).

Ingresso intero: 15 euro; ridotti (over 60 e abbonati della Contrada) 12 euro; ridotto giovani (fino ai 26 anni) 10 euro. Speciale promozione per gli studenti universitari: 8 euro per le recite da martedì 24 a venerdì 27.

Informazioni e prevendita dei biglietti presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471 – orari: 8.30-13.00; 15.30-18.30) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277 – orari: 8.30-12.30; 15.30-19.00).
Informazioni: 040.390613; contrada@contrada.it; www.contrada.it.

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