Bravo lo stesso.
Non importa se sei maschio o femmina, laureato o con la licenza elementare, se sei brava lo sei nonostante tutto.
In questo spettacolo scopriamo una Piera Degli Esposti molto ironica e comica. Con una grande tenacia non ha perso di vista il suo obiettivo; in seguito a una grave malattia che l’ha tenuta distante dalle scene, si ripresenta al pubblico raccontando attraverso un’intervista guidata da Pino Strabioli il suo percorso di vita artisticae personale. Scopriamo così che era sempre portata per la recitazione e con fermezza si impose di seguire questo suo destino, anche quando le venivano chiuse le porte in faccia. L’incontro con Antonio Calenda fu determinante per lei perchè lui riconobbe il suo valore e le diede il ruolo di prima attrice del Teatro Stabile della città L’Aquila, quando nel resto d’Italia tutti i primi attori erano uomini.
L’Aquila è una città che le diede grande soddisfazione e alla quale è molto legata, così come la sua città natale Bologna.
Nello spettacolo i ricordi scorrono veloci, tra le soddisfazioni teatrali e la dolorosa comunicazione della morte del padre ricevuta al telefono. Poetica l’immmagine di una donna piangente alle 100 fontanelle, ma il pensiero più doloroso è riservato al nulla di oggi, e alla polvere che ora invade le strade dopo il terremoto.
Scorrendo la sua vita si passa attraverso racconti che diventano politici come la sua appartenenza alla sinistra, l’amicizia con Dacia Maraini, il suo recitare nella figlia di Iorio creando divisioni di opinioni tra gli spettatori ma applausi totali alla fine dello spettacolo e complimenti spettacolo da parte della moglie e dal figlio di D’Annunzio. Rimane storica la sua interpretazione di Molly cara tanto da ricevere i complimenti da Lina Wertmuller e dallo stesso Edoardo de Filippo che quando la conobbe proferì con questa frase che divenne famosa “Issa è un verbo nuovo”.
Continui aneddoti lavorativi si snoccialono sul palcoscenico, scoprendo la ricchezza della vita di questa donna e la sua forza di carattere che tra le altre cose, la portò a rifiutarsi a Giorgio Strehler; scopriamo la sua cotta per Robert Michum e il loro incontro, le sedute dalla sua psicoanalista e i suoi sogni, i rapporti familiari, il suo sentirsi sempre libera.
Fantastico il suo raccontare di non amare gli orologi, non comprenderne le ore, lo scorrere del tempo e il considerare iquest’ultimo sempre fermo sul palcoscenico, dove la scena rimane immutata nonostante i viaggi che portano lo spettacolo in giro per lo stivale.
Ha lavorato nel cinema con i fratelli Taviani, Maria Callas, Pasolini, Nanni Moretti, Bellocchio, Sorrentino e molti altri nomi famosi. Ha fatto tv comparendo in molti sceneggiati, ha scritto libri ma soprattutto in qualche modo è riuscita a coronare il sogno che aveva da bambina ovvero quello di fare la dama di compagnia. Chi più di lei in fondo è stata vicino a così tante persone attraverso la recitazione e suoi racconti?
Nell’ultimo periodo della sua vita segue il consiglio della sua amica Dacia Maraini e segue un filone comico: Maurizio Costanzo la vuole al lunedì del Parioli, Antonio Calenda le ha propone di recitare Achille Campanile. Lei non ci crede ma quando, sul palcoscenico, inizia a raccontare l’incontro tra le seppie e i piselli una volta di più conquista tutti.
Conquista il pubblico ieri come oggi, come queste sera al Teatro Miela di Trieste. Una città alla quale lei è legata da ricordi di recitazione, dell’amicizia per Antonio Calenda che al tempo rivestiva il ruolo di direttore dello Stabile cittadino; una città che l’ha sempre accolta con grande affetto e che, anche in queste occasioni, le ha riservato il tributo che si meritava. Tutti in piedi ad applaudire a lungo e profondamente il lavoro e la vita di una grande attrice italiana.
Laura Poretti Rizman
“Ritorna al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia la grandissima Piera Degli Esposti, protagonista di tanti successi di produzione, dallo “Zoo di vetro” per la regia di Furio Bordon ai campaniliani “Un’indimenticabile serata”. L’attrice si racconta in “Wikipiera” spiritosa e interessante intervista-spettacolo condotta da Pino Strabioli: l’appuntamento è al Teatro Miela, ma per la stagione altripercorsi dello Stabile regionale, a partire da giovedì 9 marzo”.
Arriva nella stagione altripercorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, da giovedì 9 a sabato 11 marzo, “Wikipiera” nuovo spettacolo di Piera Degli Esposti, grande personalità e potente, originalissimo talento: una delle più ammirate protagoniste del mondo dello spettacolo italiano.
Ma a tali vette, Piera Degli Esposti non è giunta attraverso un cammino “regolare”. Il suo sentiero è stato tortuoso, punteggiato da episodi sorprendenti, entusiasmanti, importanti… E proprio questa sua carriera diviene oggetto di un’intervista-spettacolo che l’attrice porta nei teatri al fianco di Pino Strabioli, anch’egli versatile uomo di cultura, giornalista e interprete (è stato recentemente apprezzato al Politeama Rossetti nel ruolo del monsignore in “Sister Act”).
In forza della collaborazione dello Stabile regionale con la Cooperativa Bonawentura, lo spettacolo è ospitato al Teatro Miela.
La scelta di questa particolare chiave fra teatro e intervista, da parte dell’attrice, è certo singolare, ma molto centrata e spiritosa… fin dal titolo che con quel “Wikipiera” ricalca il nome dell’ormai insostituibile enciclopedia del web.
La teatralissima “enciclopedia” su Piera – dopo aver riscosso successo a Roma e Milano – viene proposta ora al pubblico del Teatro Stabile, che ha avuto la fortuna di ammirare spesso, sulla scena, quest’affascinante interprete.
La prima volta di Piera Degli Esposti sul palcoscenico del Politeama è stata nel 1990 ne “Lo zoo di vetro”, scelta da Furio Bordon che diresse quella produzione; tre anni dopo incantava il pubblico in una “Madre Coraggio” brechtiana straordinariamente intensa, diretta da Antonio Calenda, regista con cui ha condiviso gli inizi al romano Teatro Centouno e che ne ha fatto una delle sue protagoniste predilette. È stata infatti al centro di molti suoi spettacoli: dagli applauditi “Un’indimenticabile serata” e “Un’altra indimenticabile serata” in cui Piera Degli Esposti rivelò un insospettabile talento comico confrontandosi con lo humour di Campanile, al ciclo tragico dell’ “Orestea” eschilea, in cui diede vita ad un’emozionante Clitemestra.
Ora ritorna in quest’insolita “intervista dl vivo”, occasione per conoscere molto altro della sua vita, non solo d’artista.
Condotta da Strabioli – come durante una puntata della sua trasmissione “Colpo di scena” – l’attrice ripercorre oltre cinquant’anni di carriera: ad iniziare dalle prime le tappe sul palcoscenico, difficili per la sua “irregolarità” d’attrice e di formazione, ma grazie alle quali fu anche notato il suo talento.
Tra i ricordi cari c’è ad esempio il commento di Eduardo De Filippo, che dopo la sua interpretazione di “Molly cara” sentenziò «Chesta è o vierbo nuovo». Poi ci sarà certo modo di sfiorare i clamorosi successi teatrali, nel cinema d’autore, fino alle recenti rivelazioni televisive… E poi Piera come donna, i suoi amori impossibili e quelli possibili, il rapporto profondo e controverso con la mamma, la lezione preziosa ricevuta dal papà – di cui raramente prima ha parlato – la passione per Bologna, gli incontri fondamentali, con la scrittrice Dacia Maraini e il regista Marco Ferreri, con Lucio Dalla, De Chirico e tante altre personalità dell’arte e della cultura che lei ha saputo ispirare.
Ma un’attrice come Piera Degli Esposti non può stare in scena senza donare qualcosa del suo talento. Ecco allora la conclusione con alcune splendide pagine di teatro: D’Annunzio, Beckett, Campanile…
“Wikipiera”va in scena al Teatro Miela giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 marzo alle ore 21, per la stagione altripercorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Per i posti ancora disponibili ci si può rivolgere presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti o accedere attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.